Solo una parola può essere detta sulla nostra vita che ci dia felicità: Che essa non finirà mai, che è eterna!
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giovedì 30 maggio 2013
GIOVANI! RIPRENDETEVI IL FUTURO
GIOVANI! RIPRENDETEVI IL FUTURO (2)
Questi scenari catastrofici, economici, politici, sociali, assistenziali e ambientali vogliono trasmettere un messaggio rivolto ai giovani per avvertirli che il futuro è morto, non c’è più, non si facciano illusioni, la pacchia è finita, come il petrolio e l’acqua. La divulgazione di queste ipotesi scientifiche (?) che documentano la verità di questi apocalittici scenari non ha mai una finalità educativa, ma è spesso punitiva e moralistica. Manca, infatti, l’indicazione alla soluzione. Se lo scenario del futuro è questo, è indispensabile informare correttamente queste generazioni dei rischi e con loro definire e inventare un nuovo modo di vivere nel mondo, costruendo una civiltà, generata dalla cogestione con tutti i popoli, compatibile e tenendo sotto controllo la tecnologia che pensi ai diritti dei figli, dei nipoti e pronipoti. È quasi del tutto assente il tentativo di reclutare in questa guerra gli ideali dei giovani, quasi che non ne avessero, la loro capacità di sperare, la loro voglia di cambiare. È assente il bisogno di riparare l’affronto di consegnare (noi giovani di 50 anni) a loro un pianeta e una società ridotte ad un simile stato. Ci manca la volontà di educare e formare i nuovi terrestri a non violentare l’ambiente (fisico e morale) che gli permette la vita. Occorre educare che esiste un tempo futuro i cui potrà realizzarsi il loro progetto e sarà possibile sviluppare la loro creatività e l’amore, che sono i requisiti per essere sereni e laboriosi. Occorre educare che ci sarà un futuro, il loro, nel quale si alleneranno ad imparare uno sport, un mestiere, e nel frattempo godere dell’amicizia, dell’amore, dell’avventura, del viaggio, del rischio.
don Antonello Tumminello
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