Solo una parola può essere detta sulla nostra vita che ci dia felicità: Che essa non finirà mai, che è eterna!
Post più popolari
-
UNA MALATTIA NUOVA: LA MATERNITA’ Oggi festeggiamo la vita. Il diritto alla vita. Ci vorrebbero decine di libri per dire tutte le cose sensa...
-
GIOVANI! RIPRENDETEVI IL FUTURO (2) Questi scenari catastrofici, economici, politici, sociali, assistenziali e ambientali vogliono trasmet...
-
FARE TUTTO PER TE Siamo a cavallo dei due anni. Potrei abbandonarmi alla prassi solita e diffusa di fare bilanci e profezie ( gli uni sempre...
-
SIAMO I MAGI Partirono all’avventura, come un tempo Abramo, senza sapere dove andare. E ciò che doveva accadere accadde; la stella, la picco...
-
LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE “La libertà non è star sopra un albero e neanche il volo di un moscone(?), la libertà non è uno spazio libero, li...
-
LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE “La libertà non è star sopra un albero e neanche il volo di un moscone(?), la libertà non è uno spazio libero, li...
-
È venuto a Maddalena per diversi anni a trascorrere le vacanze estive. Apprezzava la nostra terra di Sardegna e tutto quanto da lei veniva. ...
-
LA POVERTA’ CHE CI SPAVENTA In TV, nei giornali, persino al market e al bar non si parla d’altro che di spread, bund, bot, indici di borsa e...
-
Gesù non è incappato nella morte. aveva capito che lo avrebbero eliminato, ed ha elaborato questo rifiuto e lo ha inserito nel progetto del ...
-
CRISI POLITICA E QUESTIONE MORALE (3) “Tengo famiglia”. Che sia famiglia naturale o famiglia partitico-elettorale poco importa. Sta di fat...
sabato 18 febbraio 2012
Luigi Giussani: a 7 anni dalla scomparsa di un profeta.
È venuto a Maddalena per diversi anni a trascorrere le vacanze estive. Apprezzava la nostra terra di Sardegna e tutto quanto da lei veniva. Ho avuto il piacere di cucinare per lui tanti pasti – a Cagliari – (adorava i carciofi crudi e il pesce) e di stare con lui tanto tempo. Ma soprattutto da lui ho imparato la fede: ho imparato che la fede, come l’amore, non è un sentimento. È un dono coltivato e custodito perché possa crescere. Ho incontrato il Giuss (così lo si amava chiamare) 40 anni fa. Quell’incontro è stato l’incontro con Cristo risorto e presente nel mondo perché don Giuss non presentava se stesso, manifestava ciò che lo costituiva: Cristo. Oggi ricordo colui che - non solo per me – mi ha insegnato a dire si al Mistero della presenza di Cristo. Mi ha insegnato che la fede, riconoscere Cristo vivo in mezzo a noi, come amava dire, coinvolge totalmente la vita, l’intelligenza e il cuore. Mi ha insegnato la fede, mi ha insegnato che la fede vale più dei nostri progetti, degli interessi, del concetto che abbiamo di noi stessi o che gli altri hanno di noi. Io l’ho visto vivere così. In tanti lo abbiamo visto vivere così, per questo abbiamo imparato. Si impara solo ciò che si vede e di cui si fa esperienza. Per lui l’incontro con Cristo significava corrispondere a Cristo. La corrispondenza fra il suo cuore e il concretissimo corpo di Gesù di Nazareth. Nella sua compagnia ho sentito che il cuore tornava ad essere mio. Seguendolo ho imparato a vivere come uomo ed ho imparato che Cristo è la risposta vera alla mia umanità perciò seguendolo sono diventato uomo vero. Solo questa consapevolezza ci permetterà di continuare la sua opera, e quella di tanti altri testimoni della fede. Senza una fede così matura e libera dai nostri condizionamenti niente nascerà di libertà e verità intorno a noi. Antonello
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento